C’é differenza tra “legal assistance” e “legal advice”?
Dai miei recenti studi sul codice deontologico degli avvocati inglesi direi proprio di sì. Si tratta di una differenza neanche troppo sottile, poiché le due attività – legal assistance e legal advice – sono assoggettate a regole diverse, ad esempio rispetto al privilege, vale a dire la riservatezza e non producibilità in giudizio di talune comunicazioni avvocato-cliente nel corso di un processo o nelle fasi preliminari ad esso. Il codice deontologico della Law Society of Ireland, ad esempio, specifica che solo rispetto al legal advice si può sostenere la non producibilità in giudizio, mentre l’attività di legal assistance non gode del medesimo trattamento: “The basic rule is that communications between a lawyer in his professional capacity and his client are privileged from production if they are confidential and for the purposes of seeking or giving legal advice to the client. It does not apply to legal assistance, which covers many tasks which a solicitor carries out for clients.” Il leading case che ha tracciato la linea di demarcazione tra legal advice e legal assistance è Smurfit Paribas Bank Ltd v AAB Export Finance Ltd (Supreme Court, IR 1990).
Ragionando sulle differenze e su cosa possiamo ritenere sia, nel nostro sistema, equiparabile al legal advice (o legal opinion), ritengo si possa identificare col ‘parere’ dell’avvocato, un documento di natura tecnica nel quale si dà risposta al caso pratico portato dal cliente, analizzando il diritto e indicando una o più azioni e/o soluzioni possibili. Con l’espressione legal assistance possiamo riferirci invece alle molte attività e servizi di assistenza legale al cliente da parte dell’avvocato, quali lo svolgimento di mansioni e attività che tuttavia non hanno un contenuto tecnico-giuridico e finalità assimilabili a quelli del parere.
Nel codice deontologico dell’avvocato inglese è anche specificato come il professionista non debba limitarsi a fornire al cliente informazioni e spiegazioni circa la natura giuridica del caso concreto e le norme di diritto applicabili al medesimo, quanto piuttosto spiegare e far capire quali sono le azioni possibili e, in particolare, le implicazioni e conseguenze delle scelte operate dal cliente. In sostanza, il legal advice deve servire a rendere il cliente non solo ‘informed’ ma soprattutto ‘aware’ rispetto alle conseguenze delle azioni che saranno intraprese.
Un approccio molto concreto e, senza ombra di dubbio, molto condivisibile.
Serena de Palma , CEO Slig Education Italy Sas
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