Solicitor, Barrister, Attorney, Lawyer…ma quanti termini ci sono per dire “Avvocato”?
Innanzitutto sarete forse sorpresi nello scoprire che il termine ‘lawyer’ nei paesi anglosassoni è utilizzato col significato generico di ‘giurista’ e non individua quindi in modo specifico e puntuale l’‘avvocato’. E’ sufficiente tuttavia connotare il termine lawyer con due aggettivi ‘Italian’, e ‘qualified’ (quest’ultimo fa riferimento al fatto che siete abilitati a esercitare la professione forense) ed ecco l’espressione corretta e completa, vale a dire ‘Italian qualified lawyer’.
Il termine ‘attorney’ è pure molto utilizzato, principalmente negli Stati Uniti e in ambito internazionale. Ricordiamoci però che il primo significato di attorney è ‘procuratore’, quindi non dovremo utilizzarlo dove ci sia rischio di confusione. Proprio per evitare questo, arrivano in nostro soccorso i nomi composti ‘attorney-at-law’ e ‘attorney-in-fact’, per indicare rispettivamente l’avvocato e il procuratore.
L’avvocato che lavora in azienda o presso un ente pubblico o privato, come legale ‘interno’ all’organizzazione, si definisce ‘in-house lawyer’ – forse l’espressione più conosciuta e utilizzata in ambito internazionale – oppure ‘legal counsel’. Nelle aziende italiane l’espressione ‘general counsel’ comunemente individua il responsabile dell’ufficio affari legali.
I termini ‘solicitor’ e ‘barrister’ individuano entrambi la professione dell’avvocato in alcuni paesi di lingua inglese, quali ad esempio il Regno Unito, l’Australia, Nuova Zelanda, nei quali le attività e il ruolo del professionista nel sistema della giustizia sono ‘allocati’ su due figure professionali, invece che su una soltanto. In modo un poco approssimativo, si usa tracciare la linea distintiva tra le due tipologie di avvocato riferendosi al solicitor come all’avvocato che ha il rapporto diretto col cliente mentre al barrister come all’avvocato delle udienze, che riceve l’incarico direttamente dal solicitor nei casi in cui vi è un contenzioso giudiziale o la necessità di una qualche attività ‘in court’. E’ una rappresentazione molto semplicistica e riduttiva, ma rispetto alle finalità di questo articolo, ci limitiamo a chiarire l’aspetto terminologico precisando che nessuno dei due termini, solicitor o barrister, è adatto a definire l’avvocato italiano, proprio per una distinzione di funzioni e percorsi professionali che nel sistema italiano non trova alcuna corrispondenza.
Per una volta e nostro malgrado, essere ‘British’ fino in fondo non ci è consentito….a meno che non si voglia intraprendere il percorso di abilitazione per qualificarsi realmente come solicitor o barrister, argomento che affronteremo in uno dei prossimi contributi.
Arrivederci a presto!
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